REGIONALI: COME SI VOTA

Per l’elezione del nuovo Consiglio Regionale e del nuovo presidente di Regione Lombardia, i seggi elettorali saranno aperti domenica 12 febbraio dalle ore 7.00 alle ore 23.00 e lunedì 13 febbraio 2023 dalle ore 7.00 alle ore 15.00. Per poter votare, gli elettori dovranno presentarsi al seggio di riferimento muniti di tessera elettorale e documento di riconoscimento valido. La votazione avviene su un'unica scheda che reca i nomi dei candidati alla carica di Presidente della Regione, al cui fianco sono riportati, racchiusi in un più ampio rettangolo, i contrassegni delle liste cui il candidato è collegato.  A fianco di ciascun simbolo sono poste le righe per esprimere le eventuali preferenze. Ciascun elettore può, a scelta: votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione;  votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle liste a esso collegate; votare disgiuntamente per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle altre liste a esso non collegate; votare a favore solo di una lista e in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato Presidente a essa collegato. L'elettore può esprimere nelle apposite righe della scheda fino a due voti di preferenza, scrivendo il nome ed il cognome del candidato o dei candidati compresi nella stessa lista. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della medesima lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. È eletto Presidente della Regione il candidato che, al massimo per due mandati consecutivi, ottiene il maggior numero di voti validi sul territorio regionale, e la legge regionale del 2012 non prevede alcun  ballottaggio nel caso un candidato non superi la soglia del 50% dei voti. Gli 80 consiglieri regionali (tra i quali si conta anche il presidente di Regione) sono eletti attraverso un sistema proporzionale con premio di maggioranza. La coalizione legata al governatore eletto ottiene almeno il 55% dei seggi se il candidato presidente ha ottenuto il 40% delle preferenze, e almeno il 60% se invece è riuscito a superare il 40%.

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