SUPERBONUS E COSTO ENERGIA: L’APPELLO DI CNA

“Il decreto legge in materia di Superbonus approvato dal Consiglio dei ministri, che vieta la cessione dei crediti e lo sconto in fattura e blocca le operazioni di acquisto dei crediti incagliati da parte degli enti locali, è una tegola non indifferente per oltre 10 mila micro e piccole imprese della Lombardia. Ma a pesare sulla ripresa economica della regione sono anche i prezzi al consumo ancora troppo alti, con l’inflazione che si attesta al +11%.” E’ la presa di posizione di CNA Lombardia - Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa - che chiede alla politica di affrontare senza indugi la situazione drammatica in cui  le imprese che hanno reso un servizio seguendo le norme, si trovano a causa dello stop improvviso ai bonus edilizi, e la difficile situazione delle famiglie alle prese con prezzi troppo alti che causano una frenata dei consumi. La Lombardia è la regione che più ha utilizzato il Superbonus: al 31 gennaio 2023 risultano infatti avviati oltre 58 mila interventi edilizi per un valore di 11,4 miliardi di euro, mentre il valore dei lavori conclusi supera i 9 miliardi di euro. L’importo medio degli investimenti ammessi in detrazione in Lombardia è invece di 195 mila euro e a fine gennaio 2023, risultano completati lavori pari al 79,3% del valore totale degli investimenti ammessi in detrazione. Sul fronte consumi la dinamica dei prezzi per i cittadini lombardi (dati dicembre 2022) è guidata dal +53,2% dei beni energetici. Dopo i valori record di agosto 2022 e di settembre, negli ultimi mesi il prezzo medio si è sensibilmente ridimensionato, ma si conferma su livelli molto elevati con un aumento del 143% rispetto al dato medio del 2021 e del 665% sul prezzo medio del 2020. a carico delle imprese lombarde si stimano maggiori costi per 7,6 miliardi di euro rispetto al 2021. Sul fronte del gas naturale a gennaio 2023 il prezzo medio si attesta su un valore notevolmente inferiore rispetto ai livelli raggiunti ad agosto e a settembre, ma è comunque superiore del +137% rispetto al dato del 2021 e addirittura del 1.018% nei confronti del prezzo medio rilevato nel 2020. Si stima un incremento degli oneri a carico delle imprese lombarde di 2,5 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. Sul fronte dei bonus edilizi, il Governo in queste ore rassicura la associazioni di categoria, promettendo di risolvere il problema dei crediti incagliati, quei 19 miliardi di euro cioè che le imprese non riescono a farsi liquidare dal sistema creditizio. Le aperture dell’esecutivo indicano principalmente due soluzioni: l’utilizzo degli F24 per ampliare i margini di intervento delle banche nell’acquisto dei crediti di imposta, oltre che la conferma del meccanismo di cessione del credito nel caso di lavori edili legati a interventi post sisma e di famiglie a basso reddito.

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