CRISI CLIMATICA, LOMBARDIA AL QUINTO POSTO

La crisi climatica accelera sempre di più la sua corsa insieme agli eventi estremi anche in Lombardia. A destare preoccupazione il risultato della prima analisi globale del patrimonio immobiliare e del territorio compiuta per gli investitori da Xdi (The Cross Dependency Initiative), tra i leader mondiali dell’analisi del rischio climatico fisico che hanno evidenziato come la nostra Regione sia al quinto posto tra le regioni europee più esposte agli eventi meteorologici estremi e al cambiamento climatico del 2050. I rischi principali sono legati a inondazioni fluviali e superficiali, caldo e vento estremi, incendi boschivi, movimenti del suolo e congelamento. I primi segnali del cambiamento climatico li stiamo già verificando con l’allarme siccità. L’allerta è massima per la carenza di acqua che per il 2023 si preannuncia anche peggiore del 2022. Legambiente Lombardia ha mostrato come in rapporto alle medie degli ultimi 15 anni, nei bacini idroelettrici alpini manca oltre il 25% dell’acqua normalmente presente in questa stagione, a scarseggiare anche la neve: secondo i modelli di ARPA, in montagna ne manca oltre il 40% rispetto alla media. Anche i fiumi e i laghi sono a secco, il lago d’Iseo ad esempio ha il 65% di acqua in meno rispetto agli anni scorsi, il fiume Oglio – 43%. Un triste primato, per la Lombardia che ha la seconda economia regionale dell'Unione europea, un dato allarmante che ha destato reazioni immediate tra le istituzioni. Un primo appello è giunto dalla consigliera regionale Miriam Cominelli che ha riposto l’attenzione sugli interventi che Regione Lombardia deve attivare attraverso un’azione sinergica e strutturata, per sostenere ed affiancare gli Enti locali ed i Comuni che si sono già attivati con i Piani d’azione per l’energia sostenibile. A Brescia ed in provincia infatti dopo 6 giorni di superamento del limite giornaliero di PM10, di 50 milligrammi per metro cubo, da questo martedì 21 febbraio sono state attivate le misure temporanee di primo livello. Tra i divieti quello di spandere i reflui zootecnici, vietati tutti i tipi di fuochi e combustioni all’aperto, bloccati in città tutti i veicoli diesel Euro 4. In Valle Camonica particolare attenzione sarà data alla crisi del turismo della neve e ai grandi cambiamenti del contesto montano, con la presentazione del libro di Maurizio Dematteis ““Inverno liquido - la crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa”, questo venerdì 24 febbraio alle 20,30 nella sala conferenze del Palazzo della Cultura di Breno. Saranno presenti per un dialogo con gli operatori turistici e gli enti locali, anche il sociologo Aldo Bonomi e un rappresentante del Comitato MTO2694 in difesa del monte Tonale occidentale da un progetto di ampliamento del demanio sciistico.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori