ECONOMIA IN LEGGERA CRESCITA

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Secondo l’analisi di CNA Lombardia, le prospettive di crescita economica sarebbero in miglioramento, anche se l’ottimismo resta cauto. Lo stallo degli incentivi alla riqualificazione delle abitazioni ha infatti depresso gli investimenti, mentre la crisi tedesca ha messo a rischio la forza della manifattura lombarda. I segnali positivi però ci sono, in moti indicatori chiave: il PIL nel 2025 dovrebbe far registrare un +1,5%. Stesso valore per i consumi +1,5%, mentre gli investimenti si fermano allo +0,7%, uno degli indicatori più in frenata negli ultimi due anni. Le proiezioni aggiornate per la Lombardia delineano dunque nel 2024 una crescita economica leggermente superiore all’anno precedente, una tendenza che dovrebbe ulteriormente consolidarsi nel 2025. Crolla però del 3,4% rispetto all’anno scorso l’export per via del fatto che la Germania, dove il manifatturiero tedesco è in calo da tre trimestri consecutivi, rappresenta il 12% dell’export lombardo. A livello provinciale, solo Lodi compie un balzo notevole, mentre Pavia e Vareseresistono col segno più. In calo, invece, Bresciam Cremona, Lecco, Bergamo, Mantova, Como, Milano, Sondrio, Monza e Brianza. Notizie confortanti giungono dal fronte delle imprese. A giugno 2024, si conferma il trend positivo del tessuto imprenditoriale lombardo, consolidando la recente traiettoria di crescita: si osserva infatti una crescita di quasi 1300 aziende rispetto a marzo 2024 e una crescita di circa 4000 aziende rispetto a dicembre 2019, tendenza che riguarda edilizia, utilities e la galassia dei servizi. Dal punto di vista provinciale, rispetto a dicembre 2019, i migliori risultati sono stati ottenuti da Milano, Varese e Monza e Brianza. Stabili Como e Brescia, mentre perdono terreno Mantova, Sondrio, Cremona, Lodi, Pavia, Bergamo e Lecco. Timida ripresa anche per le imprese artigiane, che a giugno 2024 crescono di oltre 520 unità rispetto a marzo 2024 e in Lombardia si attestano complessivamente poco sopra quota 232mila. 

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