ANCORA AGGRESSIONI, È ALLARME IN CARCERE

Il sovraffollamento e la cronica carenza di personale della Polizia Penitenziaria sono sfociati in una serie di aggressioni ad alcuni agenti del carcere di via Gleno a Bergamo, l’ultimo episodio ieri pomeriggio. A denunciarlo il sindacato Sinappe, che in una nota denuncia nuove aggressioni, calci e pugni, a due agenti della Polizia Penitenziaria. I due giovani poliziotti sono stati trasportati in auto dai colleghi all’ospedale Bolognini di Seriate per le cure del caso. A scatenare l’aggressione è stata la richiesta di un detenuto di avere del Rivotril, che il medico gli aveva negato. Questo farmaco è utilizzato per combattere l’ansia o l’epilessia ma associato all’alcol, preso in dosi massicce o mixato con altre sostanze ha effetti simili all’eroina. Purtroppo sono molti i detenuti dipendenti da questo genere di psicofarmaci e non poterli avere scatena crisi violente. Proprio pochi giorni fa un altro detenuto di origini nordafricane aveva lanciato del latte bollente sul volto di un agente, causandogli ustioni di primo grado, mentre qualche settimana prima, un detenuto di origini nordafricane aveva colpito con una testata il volto di un altro agente e dato una schiaffo sul viso a un’ispettrice, come riporta la nota del segretario regionale del Sinappe, Pietro Balice. Una situazione, quella del carcere di via Gleno difficile da gestire determinata innanzitutto dalla mancanza di personale di Polizia, per via dei numerosi prepensionamenti, ma anche dal sovraffollamento, la struttura infatti risulta una delle più affollate della regione. Sia la direttrice che il comandante della Polpen, hanno scritto al Provveditorato per avere altri agenti quest’estate, quando usciranno dal corso mille nuovi allievi, mentre il sindacato. augura ai colleghi aggrediti una pronta guarigione.

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