ANCORA AGGRESSIONI IN CARCERE A BERGAMO

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Ennesima aggressione in carcere. Un detenuto dopo essere dato in escandescenze, si è scagliato con estrema violenza contro alcuni agenti malmenandoli al punto da dover ricorrere alle cure mediche. Persiste dunque il clima di tensione nella casa circondariale di Via Gleno a Bergamo, dove a farne le spese è stato anche il comandante di reparto, e con lui quattro agenti della polizia penitenziaria. A originare l’ennesimo episodio un soggetto., presumibilmente, affetto da disturbi psichiatrici, come sottolineato da Toni Sole, segretario generale aggiunto dell’Fns Cisl Bergamo, che ha precisato: “Ormai si assiste a un trend di evidente recrudescenza dei casi di aggressione, è una situazione il cui perdurare è da ritenersi inammissibile”. Quest’ultimo fatto, fa seguito a quanto accaduto lo scorso 25 agosto quando un detenuto era riuscito a salire sul tetto del cortile destinato al passeggio, mentre alcuni detenuti nelle celle avevano incendiato i materassi. Una situazione, come detto è ingestibile. I numeri parlano chiaro: 565 sono i detenuti attualmente ospitati, a fronte di una capienza massima di 319 posti, dei quali una parte considerevole di giovani adulti, per i quali necessitano percorsi di recupero che richiedono un’attenzione particolare e mirata.Per fare il punto della situazione la direttrice del carcere Antonina d’Onofrio ha incontrato a Palazzo Frizzoni, la sindaca Elena Carnevali e l’assessora alle politiche sociali Marcella Messina. Tra gli argomenti al centro dell’incontro l’ampliamento delle possibilità di inserimento lavorativo delle persone detenute, nell’ambito delle misure previste dall’ordinamento giudiziario, nei servizi cimiteriali oltre a nuove possibilità di impiego all’interno del Comune, tenendo conto delle capacità dei singoli.

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