AD ARDESIO POTEVA ESSERE UNA TRAGEDIA
Il cedimento di un canale che porta acqua alla vicina centrale dell’Enel, ha generato la valanga d’acqua di quindicimila metri cubi riversati a valle trascinando con se detriti e fango che hanno invaso strade e abitazioni. Attimi di paura tra i residenti delle zone maggiormente esposte, ma per fortuna nessuna persona è rimasta ferita. Bilancio dieci abitanti sono stati evacuati e 71 sono isolati nelle frazioni Staletti, Pizzoli e Cerete. Si è risvegliata ancora scossa, questo giovedi Santo, la popolazione di Ardesio, per quanto successo poco prima delle 7 di mercoledi 5 aprile. Tanti gli ardesiani, che ancora oggi si sono rimboccati le maniche e muniti di stivali, badile e pettorina catarifrangente si sono messi a spalare fango e raccogliere detriti nelle diverse abitazioni e lungo le vie colpite dallo smottamento. Il sindaco Yvan Caccia ha commentato: “Sarà necessario capire la stabilità del versante e quando le case sfollate potranno essere restituite ai residenti. Assieme ai tecnici del Comune valuteremo la fruibilità o meno delle abitazioni interessate dalla frana. A monte, invece, ci sono gli abitanti delle tre frazioni rimasti isolati: abbiamo individuato una strada agrosilvopastorale da percorrere anche con le jeep per portare loro i viveri. Sarà poi importante prevedere un percorso per un’autolettiga che possa raggiungere le tre località. Tutto questo perché la strada principale, via Monte Secco, non è percorribile e credo non lo sarà ragionevolmente ancora per un paio di mesi almeno, fino al ripristino della totale sicurezza”. L’oratorio ha nel frattempo dato la disponibilità ad accogliere quanti in difficoltà. Va ricordato che ha più di cento anni il canale artificiale di quattro chilometri e trecento metri che collega Gromo alla centrale elettrica di Ardesio, portando acqua da un invaso a monte per alimentare le condutture dell’impianto idroelettrico di Enel Green Power alle porte del paese. Stando a quanto riferito dai tecnici della società elettrica durante il sopralluogo di ieri al canale squarciato il manufatto sarebbe stato realizzato tra il 1920 e il 1922. Nei giorni scorsi l’invaso da cui prende l’acqua il canale, da quanto si è appreso per fortuna, non era alla sua massima portata.
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