UN GANDINESE FERITO A TEL AVIV
Roberto Nicoli, 38 enne originario di Gandino ma abitante a Bergamo, è fuori pericolo dopo l’intervento chirurgico ad una spalla e presto farà rientro a casa. L’uomo era rimasto ferito nell’attentato di venerdi sera a Tel Aviv, costato la vita ad Alessandro Parini avvocato 35enne giunto sul posto con altri italiani e che contava di ripartire lunedì: dopo una breve vacanza pasquale in un luogo meta in questo periodo di migliaia di turisti, tra cui molti italiani. Appena arrivato era andato subito in albergo proprio dietro la lunga passeggiata che costeggia il mare. Da lì dopo un aperitivo si era incamminato sul lungomare per raggiungere Giaffa e cenare con un gruppo di amici. L’auto ad alta velocità l’ha colpito dopo aver scavalcato il marciapiede e la pista ciclabile. I soccorritori nulla hanno potuto per strapparlo alla morte. L’ipotesi è che possa trattarsi di un attacco terroristico, mentre i familiari dell’uomo alla guida dell’auto, hanno invece parlato di un colpo di sonno del loro congiunto, poi ucciso dai colpi di arma da fuoco di due agenti accorsi sul posto. Secondo le prime informazioni Roberto Nicoli non faceva parte del gruppo a cui appartenevano Parini e l’altro turista italiano ferito. Avrebbe lavorato in precedenza per l’università di Bergamo, mentre ora sarebbe dipendente dell’ateneo del San Raffaele di Milano. Ieri mattina ha ricevuto la visita in ospedale dall’ambasciatore italiano in Israele, Sergio Barbanti. L’avvocato deceduto, invece, si trovava con un gruppo di amici, atterrati la mattina. L’auto, una Kia bianca, ha sterzato sul marciapiedi piombando alle spalle dei turisti. “Abbiamo sentito il rumore della macchina che ci passava accanto, poi gli spari e ci siamo dispersi. Quando siamo tornati indietro, abbiamo visto Alessandro steso a terra in una pozza di sangue”.
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