CADUTA FATALE PER DARIO ACQUAROLI

Era atteso dalla sorella per il tradizionale pranzo di Pasqua, un appuntamento al quale non si è mai presentato. Caduta fatale per il campione di mountain bike Dario Acquaroli, 48 anni, originario di San Pellegrino Terme, ma residente a Curno. Questa domenica 9 aprile si stava recando a Camerata Cornello quando è stato vittima di una caduta, proprio in sella alla sua due ruote, lungo una mulattiera che da Cespedosio conduce al paese dell’alta Val Brembana. Lì è stato rinvenuto da alcuni ciclisti che stava percorrendo lo stesso sentiero, riverso a terra, accanto alla sua bicicletta. Fatale potrebbe essere stato un malore che lo avrebbe colto mentre era intento a pedalare per raggiungere i famigliari. Al momento della caduta, indossava il caschetto di protezione, rinvenuto a terra, frantumato nel violento impatto con il suolo. La centrale di Soreu delle Alpi – allertata dai passanti - ha attivato il Soccorso alpino, competente per territorio, e l’elisoccorso di Como di Areu. Ad affiancarne l’equipe le squadre territoriali del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, con tredici tecnici. Al loro arrivo non c’è stato però nulla da fare, se non constarne il decesso. Sul posto anche i Carabinieri di Zogno. Dario Acquaroli, nato il 10 marzo 1975 a San Giovanni Bianco, è stato uno dei più forti specialisti italiani di sempre nella mountain bike: ha corso 19 mondiali con la Nazionale italiana dividendosi tra le specialità del cross country e della marathon, vincendo due titoli europei (nel 1992 e nel 1993) e due mondiali, datati 93’ e 96’. Accanto ai risultati iridati anche cinque titoli italiani, l’ultimo conquistato nel 2005. La camera ardente è stata allestita questo lunedì mattina nella chiesa di San Nicola, a San Pellegrino: i funerali si terranno mercoledì 12 aprile alle ore 10,30, nella parrocchiale.

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