ROBERTO NICOLI E' RIENTRATO IN ITALIA
Rientro oggi in Italia per Roberto Nicoli, il professore di 39enne di origine gandinese rimasto ferito nell’attentato terroristico dello scorso venerdì sera sul lungomare di Tel Aviv in cui è rimasto ucciso Alessandro Parini, 35enne romano. Nicoli nella giornata di venerdi ha lasciato l’ospedale dove è stato operato per le fratture riportate nell’attacco con l’auto lanciata contro la folla. “Sto abbastanza bene” ha commentato nelle poche parole riportate in un messaggio. Con lui c’è il fratello Giovanni, con il quale dopo l’atterraggio a Malpensa farà tappa in ospedale, probabilmente al Niguarda, per verificare che sia stato curato al meglio, e poi se tutto andrà bene potrà finalmente fare ritorno a casa. Sul fronte delle indagini va detto che la polizia in ospedale ha chiesto di non parlare con la stampa fino a quando Roberto non sarà sentito dai carabinieri. In Italia la Procura di Roma si sta occupando delle indagini, nelle quali si procede per attentato con finalità di terrorismo, omicidio e lesioni. I testimoni hanno raccontato di aver sentito il rumore di un’auto che procedeva ad alta velocità e poi degli spari. Gli amici di Parini non ricordano nulla, però, dell’impatto. Nicoli aveva raccontato che stava passeggiando quando all’improvviso ha visto una vettura bianca sfrecciare, diretta volutamente verso di lui, colpendolo in pieno. Grande la commozione che ha accompagnato nella Basilica di Santi Pietro e Paolo all'Eur a Roma, durante i funerali di Alessandro Parini, l’avvocato 35enne ucciso venerdì scorso nell’ attentato.
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