RIAPERTA LA STRADA AD ARDESIO

Riaperta nella serata di giovedi 13 aprile via Monte Secco ad Ardesio, la strada che conduce alle frazioni di Cerete, Staletti e Pizzoli, otto giorni dopo il cedimento del canale che ha riversato a valle 15mila metri cubi d’acqua. Il transito di veicoli e pedoni è consentito dalle 18 alle 8 e dalle 12 alle 13 dal lunedì al sabato, mentre tutto il giorno la domenica: al di fuori di queste fasce orarie, il transito resta interdetto. A regolare la circolazione un impianto semaforico. La strada è stata messa in sicurezza con un conseguente restringimento della carreggiata, motivo per il quale è stato istituito un senso unico alternato. Resta invece ancora in vigore il divieto di transito carrale e pedonale lungo via Alpini, lì dove l’acqua si è abbattuta con maggior violenza. Un sospiro di sollievo per i circa 70 isolati, che da ieri sera non devono più transitare lungo il sentiero di collegamento con la frazione di Ludrigno, ma possono spostarsi in autonomia con le proprie auto. Restano invece ancora isolate, senza possibilità di spostarsi con i propri mezzi nove persone residenti oltre la Cappelletta degli Alpini, non lontano da dove è avvenuto il cedimento. Sempre fuori casa rimangono le famiglie sfollate, in totale sei persone, di via Alpini, qui le abitazioni hanno subito danni ingenti. Fortunatamente molte delle case colpite erano vuote: seconde case di proprietà di villeggianti, usate principalmente nei periodi di vacanza.In questi giorni e nei prossimi i periti incaricati da Enel Green Power sono stati al lavoro per fare la conta dei danni, mentre il Comune ha attivato una collaborazione con l’ente Gal Valle Seriana e laghi bergamaschi per la gestione della raccolta documentale di tutti gli elementi che serviranno a definire e quantificare economicamente i danni subiti, e per le richieste di informazione da parte dei cittadini che hanno subito danni. Un evento, quello accaduto poco prima delle 7 di mercoledì 7 aprile, che ha simbolicamente travolto tutta la comunità. Sin da subito infatti c’è stata grande mobilitazione, da parte del Comune e della parrocchia, ma anche dei singoli cittadini ardesiani.

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