FRANCESCO COLLEONI IN CARCERE FINO AL 2042
Sono arrivati a prenderlo i carabinieri , su ordine della Procura e a trasferirlo nel carcere di Canton Mombello, dove dovrà restare fino a fine pena, prevista per il 2 gennaio 2042, anche se con il tempo e il buon comportamento subentreranno i benefici penitenziari. Si chiude la vicenda a carico di Francesco Colleoni 36anni, figlio di Franco, ex segretario della Lega bergamasca trovato sul vialetto del suo ristorante Il Carroccio, nella frazione Brembo di Dalmine, con il cranio e il volto distrutti. Viveva nella stessa cascina ristrutturata in cui si trova il locale, come Francesco e la moglie da cui era separato. Anche il primo figlio, in un’ala più lontana dall’attività di cui ha preso in mano la gestione. I sospetti non si concentrarono subito sul ragazzo, che chiamando i soccorsi al telefono disse: “Hanno ammazzato mio padre, è a terra, la casa è rovistata”. Ma ai carabinieri, lui e la madre riferirono di non essere entrati nell’abitazione. Allora come faceva a saperlo? Anche la cassaforte era aperta, secondo le indagini fu una messinscena. Nella sala d’attesa della caserma emerse quella che per i giudici fu una confessione. Era con la madre, c’erano le cimici per ascoltarli. “Mamma, l’ho spinto io”, le confidò aggiungendo che non ce la faceva più con quel padre che lo riprendeva e umiliava. Per la Corte, con quelle prime parole, l’imputato “si assunse la responsabilità” della morte del padre. La difesa invocò l’attenuante della provocazione di quel padre-padrone. Ma già in primo grado fu esclusa. La Corte aggiunse, però, che Francesco non aveva un animo malvagio.
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