NOEMI LASCIATA NELLA CULLA PER LA VITA

Alle 17,05 di ieri è suonato l’allarme della centrale della Croce rossa di Loreto collegato con la “Culla per la vita”, posta all’esterno della stessa sede, all’angolo con via Broseta. la “Culla” ha accolto una neonata. Noemi: così l’hanno chiamata i due operatori della Croce rossa che per primi l’hanno soccorsa e portata in ospedale. “Nata stamattina 3/05/23. A casa, solo io e lei (come in questi 9 mesi). Non posso, ma le auguro tutto il bene e la felicità del mondo. Un bacio per sempre (dalla mamma). Vi affido un pezzo importante della mia vita, che sicuramente non dimenticherò mai”. Dodici righe, scritte in stampatello con la biro blu su un foglio strappato da un quaderno a righe. In quel foglio tutto il dolore di chi non può occuparsi della piccola, di carnagione chiara, dal peso due chili e 900 grammi e in buone condizioni di salute. La mamma l’avrebbe partorita in casa, da sola, ieri mattina. Poi, nel pomeriggio, le ha messo il pannolino e un pigiamino rosa e l’ha affidata alla Culla, spinta forse dalle notizie sull’utilizzo fatto nei giorni precedenti a Milano. Erano le 17,05 quando la mamma, rimasta nei paraggi, si è probabilmente voluta accertare che mani amiche si occupassero di sua figlia, tant’è che cinque minuti più tardi ha riaperto la stessa finestrella e lasciato sullo stesso lettino il biglietto, che è stato poi preso in esame dalla questura, come previsto in casi del genere. La piccina è stata soccorsa da Antonella Matta e Marco Riva, operatori Cri, prima di essere sottoposta a tutte le analisi del caso da parte del personale della Patologia neonatale del Papa Giovanni, che le sta riservando una massiccia dose di affetto.

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