IL GRAN TOUR DEL CROCEDOMINI

La fama storica, la notorietà legata al Giro d'Italia, l'ottima pubblicità fatta soprattutto dai turisti d'oltralpe, fanno del Passo Crocedomini uno dei passi estivi più amati dagli stranieri che percorrono i passi alpini con le due ruote. La sua apertura, sempre molto attesa e purtroppo non sempre in coincidenza con i lunghi ponti delle festività, vede da subito un forte traffico, soprattutto di motociclisti, ma anche di ciclisti, che percorrono il passo che collega le tra valli bresciane ed i laghi. Guidati dai GPS, tedeschi, belgi, olandesi, svizzeri, austriaci, sloveni, polacchi, ungheresi sono i migliori ambasciatori del passaparola della bellezza di questo paradiso in terra bresciana. Il culmine del passo segnato da uno storico cippo in granito sormontato da un semplice croce in ferro battuto: nel rifugio che dal passo prende nome si può gustare una cucina prelibata a base di prodotti del territorio, tra cui spiccano i formaggi di malga. Questa parte di terra bresciana, interamente compresa nel perimetro del Parco dell'Adamello, è una zona nota a botanici di tutto il mondo che arrivano periodicamente per gustare le fioriture di specie rare. Il passo è facilmente e velocemente raggiungibile dalla Vallecamonica, dalla Valtrompoia e dalla Val Sabbia passando dall'alta Valle del Caffaro. Il Passo è dunque aperto: punteggiato di malghe, con rifugi e ristori aperti lungo la strada, il Crocedomini vede passare ogni anno, da giugno a ottobre, un numero importante di turisti in una delle zone più affascinanti del gruppo dell'Adamello.

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