UNA MONTAGNA DI RIFIUTI NEL SEBINO

In questi giorni sono iniziati i lavori di campionamento e raccolta dati nel lago nella zona dell'imbocco della galleria che collega Tavernola a Predore, dove da anni vengono segnalati, soprattutto da appassionati di sport subacquei, una montagna di rifiuti alta circa 45 metri e con una base di circa 10 metri. Si tratta soprattutto di scarti di lavorazione delle gomme e delle plastiche abbandonate da anni sul fondale. Sul posto, oltre ai tecnici di Autorità di Bacino, operano i gruppi del Centro Nazionale di Ricerca di Brugherio e Venezia, ed il nucleo sommozzatori dei Carabinieri di Genova, che sono scesi una profondità di oltre 50 metri, per eseguire una mappatura, realizzando foto e filmati, raccogliendo campioni di materiale da fornire agli analisti, che nei prossimi giorni valuteranno la pericolosità e l’impatto ambientale delle montagne di scarti considerati inquinanti. In questo primo step è necessario capire la natura inquinante delle gomme, quindi valutare la soluzione da intraprendere e il costo complessivo dell'intervento. Regione Lombardia nei mesi scorsi aveva stanziato 85mila euro per l’intervento iniziale; secondo una stima approssimativa dovrebbe aggirarsi nel suo complesso i 400mila euro. Da Regione Lombardia hanno fatto sapere che si tratta di un'importante pratica sperimentale, utile per definire una modalità replicabile in altre casistiche simili sui laghi lombardi. Il team di esperti tornerà a Tavernola dal 3 al 5 luglio: terminate le operazioni, ci sarà la decisione su se, come e quando recuperare il materiale e come bonificare quel tratto di fondale.

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