50 ANNI DI ONORE E VALORI CON I PARACADUTISTI

Quando si parla di guerre e di caduti, si pensa poco ai paracadutisti, coloro che venivano aviotrasportati spesso dietro alla linee nemiche, armati del loro paracadute, addestrati in operazioni delicate e strategiche. L’esercito italiano poté contare su di loro durante la seconda guerra mondiale e tra le innumerevoli vittime ci sono anche i loro nomi, quelli dei paracadutisti della Folgore, passati agli onori della cronaca per aver lottato come leoni in Africa nella battaglia di El Alamein che costò molte vite. Tra queste anche quelle di molti camuni. Qualcuno invece riuscì a tornare e per non dimenticare diede vita nel 1973, con Pierino Bianchini nei panni di primo presidente, alla sezione paracadutisti di Valle Camonica. Cinque dei 15 paracadutisti che 50 anni fa firmarono l’atto costitutivo della sezione, sono ancora in vita ed è loro che il presidente attuale Antonello Richini intende celebrare domenica 2 luglio a Darfo B.T in occasione del 50esimo della sezione camuna, durante una mattinata commemorativa a cui la popolazione è invitata a partecipare. Per l’occasione è stata anche realizzata una medaglia che, ricalcando il dipinto dell'artista camuno Pierangelo Benetollo, rappresenta, sullo sfondo il Bizzo Badile camuno, il simbolo dell’Anpdi. Il ritrovo è previsto in via Stassano alle 08.30, per l’inaugurazione dei nuovi locazioni della sezione, poi il corteo con la banda S.Cecilia di Borno, la commemorazione e la consegna delle targhe di merito ai soci fondatori e la messa presso la Chieda Madonna delle nevi, in ricordo dei caduti di tutte le guerre, in linea con la missione dell’Associazione che promuove l’amore e la fedeltà alla Patria, la fratellanza, la solidarietà, da qui una donazione fatta dalla sezione all’ASST di Valle Camonica durante il Covid e quella rivolta alla popolazione di Niardo colpita dall’alluvione. Non solo, la sezione camuna organizza tra le varie attività, come il dono delle bandiere della foto del presidente della Repubblica alle scuole, il recupero del bunker di Davena, le escursioni sui luoghi teatro di combattimenti, il trofeo di sci, la parà runner, la zavorrata camuna o quella del Montello, anche corsi per aspiranti paracadutisti e per mantenere e rafforzare l'addestramento dei paracadutisti. Obiettivo, aumentare il numero degli iscritti, per portare la memoria della Folgore e i suoi valori, nel futuro.

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