DROGA A FIUMI

Quasi 200 chili fra hashish e canapa sequestrati in due diverse operazioni dei carabinieri di Chiari (che hanno operato insieme al nucleo investigativo di Brescia e ad altre compagnie delle province limitrofe) che hanno eseguito alcune ordinanze di custodia cautelare nell'ambito di un'operazione contro lo spaccio e dei NAS di Brescia che hanno scoperto un laboratorio clandestino di raffinazione di foglie di canapa in un garage di Gussago. Sono cinque le persone raggiunte da ordini di custodia cautelare nell'ambito di un'indagine condotta dai carabinieri di Chiari e coordinata dalla procura di Brescia ed indagati in concorso fra loro per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L'indagine nasce in seguito all'arresto in flagranza il 27 ottobre 2021 di un cittadino tunisino: il Nucleo operativo di Chiari scoprì un deposito di hashish nel locale commerciale di suo proprietà. Vennero sequestrati 95 chili di hashish. Dopo il sequestro le indagini hanno permesso di risalire ai proprietari della roba che era stata importata dalla Spagna. Grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali, all'uso di telecamere, pedinamenti e serrati controlli i militari hanno individuato altri membri del giro e un capannone di Palazzolo sull'Oglio dove venivano stoccate numerose quantità di fumo. L’indagine ha permesso di sequestrare complessivamente 105 kg di hashish e di effettuare, nella flagranza del reato, anche 2 arresti nei comuni di Brescia e Roseto degli Abruzzi (TE). Hanno operato oggi insieme ai militari di Chiari e di Brescia anche quelli di San Donato Milanese (MI), Cantù (CO), Bergamo, Sondrio e un’unità cinofila di Bergamo. Sono stati carabinieri dei NAS di Brescia a scoprire in un garage di Gussago una raffinieria di canapa. Un 50enne della zona la lavorava per ottenere olio di cannabidiolo. I carabinieri hanno trovato nascoste in una quindicina di sacchi per la spazzatura, infiorescenze di canapa per oltre 60 chilogrammi, che l’uomo avrebbe depurato per estrarne cannabidiolo. Nella stanza, infatti, i militari hanno anche trovato litri di prodotto già raffinato sotto forma di olio, infiorescenze immerse in alcol etilico, come pure centinaia di boccette in vetro e di flaconi pronti per essere riempiti e venduti. Gli investigatori ritengono di aver fermato un mercato illecito di olio di cannabidiolo. Si ritiene che il prodotto fosse destinato ad essere venduto per finalità terapeutiche ovvero come un farmaco. Ad acquistarlo, stando ai primi accertamenti condotti dai militari del NAS di Brescia, persone di ogni parte d’Italia, alcune delle quali affette da patologie anche severe. È stata proprio la segnalazione di un familiare di uno di loro a dare il via alle indagini. Quando gli accertamenti degli investigatori hanno stabilito il consistente commercio on-line dell’indiziato documentando molteplici sospette spedizioni da parte di questi, l’autorità giudiziaria ha disposto la perquisizione della sua abitazione.

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