INDAGINI SULLA MORTE DI MARCO BORSARI

La sostituta procuratore Carlotta Bernardini, titolare dell’indagine sul decesso dell’escursionista bolognese Marco Borsari, trovato morto sui monti sopra Corteno Golgi, dovrebbe decidere a ore in merito ad una eventuale autopsia oppure alla restituzione della salma alla famiglia. Questo sabato 8 luglio il corpo senza vita dell’uomo, residente a Loiano in provincia di Bologna, era stato trovato sul fondo di un ghiaione al Dosso Pasò, ad oltre 2mila metri di quota sui monti tra Corteno Golgi e Aprica. Una escursionista che stava transitando in zona aveva notato il copro in fondo ad un ghiaione ed aveva dato l'allarme: sul posto erano arrivati l'elicottero del 118 ed il Soccorso alpino della Guardia di Finanza e della Va Delegazione bresciana che, da una prima analisi del corpo dello sfortunato escursionista, avevano ipotizzato che la morte risalisse ad almeno 24 ore prima. Marco Borsari era arrivato a S. Pietro di Corteno Golgi mercoledì 5 luglio e aveva preso alloggio in un residence della località. Si trovava in vacanza da solo e nessuno si sarebbe accorto della sua assenza fino a quando non è stato individuato il suo corpo inerte sul fondo del ghiaione. Il primo esame della salma ha messo in evidenza soltanto violentissimi traumi compatibili con una caduta dal sentiero ad alta quota, che potrebbero aver determinato il decesso. La Guardia di Finanza, con la stazione Soccorso Alpino di Edolo, ha raccolto tutti gli elementi necessari al fascicolo che è poi stato trasmesso alla Procura della Repubblica che nelle prossime ore deciderà in merito ad eventuali ulteriori accertamenti sul cadavere.

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