L'ULTIMO ABBRACCIO A CHIARA

Tavernola, alle porte di Como, gremita di giovani, scout, compagni di scuola di Chiara Rossetti: ieri pomeriggio è stata accompagnata all'ultima dimora da tanti che l'hanno conosciuta, apprezzata e amata. Chiara è morta nella notte tra lunedì 24 e martedì 25 luglio, schiacciata da un abete sradicato dal vento e crollato sulla tenda dove Chiara, guida scout di 16 anni, dormiva con altri 5 scout a lei affidati. Chiara era morta sul colpo, mentre due ragazzini che erano in tenda con lei sono rimasti feriti in modo lieve, curati all'Ospedale di Sondrio e subito dimessi. Questo giovedì a chiesa parrocchiale di Tevernola ha ospitato il lungo abbraccio di tanti che hanno conosciuto, frequentato e amato Chiara: i genitori, il fratello e la sorella, i parenti, i compagni di scuola del Cfp di Monte Olimpino dove Chiara studiava per diventare cuoca. Aveva terminato da poco il secondo anno e tra poco più di sei settimane sarebbe tornata sui banchi per continuare a coltivare il suo sogno con costanza, pazienza e sacrificio, sognando un giorno di avere un ristorante tutto suo in cui cimentarsi in cucina. "Ciao dolce Chiara, resterai per sempre 'qui' con noi dove ti abbiamo conosciuta e apprezzata per la tua disponibilità e la tua motivazione. Il tuo C.F.P., incredulo e smarrito", scrive la scuola della giovane. Il parroco don Roberto Bartesaghi ha presieduto il rito concelebrato da molti sacerdoti della zona. Erano presenti il sindaco di Como Alessandro Rapinese e quello di Corteno Golgi, Ilario Sabbadini; durante la messa è stato letto un messaggio del vescovo, cardinale Oscar Cantoni, che martedì si era recato personalmente a Corteno a dare conforto ai parenti e agli scout. La celebrazione è stata accompagnata dai canti degli scout: alcuni di loro hanno preso la parola al termine della messa per il loro ricordo di Chiara. All'uscita sul sagrato della chiesa, tantissima gente e i genitori e i fratelli di Chiara sono rimasti a lungo, per ricevere il conforto di parenti, amici e parrocchiani salutandoli con commozione uno per uno.

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