AGGRESSIONI E RISSE NEL BRESCIANO
L’isola ecologica chiusa e due degli operatori, in ospedale. Sono queste le dirette conseguenze dell’aggressione subita da due operatori dell’isola ecologica di Manerbio da parte di due artigiani di una piccola ditta che non potendo lasciare i loro rifiuti nella struttura, sono passati alle mani. Stando ad una prima ricostruzione i due addetti sarebbero stati assaliti dai due artigiani dopo aver impedito loro di depositare del materiale inerte nella discarica, una negazione dettata dalla legge perché il conferimento ai centri di raccolta è aperto solo alle utenze domestiche. A fronte del “no” i due artigiani hanno iniziato a lanciare assi di legno e mobili che avevano sul furgone, addosso ai due operatori che sono cos’ finiti in ospedale per le ferite riportate: uno con un trauma cranico, l’altro un trauma alla schiena. In assenza di addetti martedì l’isola ecologica è stata chiusa per riprendere l’attività questo mercoledì. L’azienda Gardauno ha denunciato ai Carabinieri i due artigiani per per lesioni e per interruzione di pubblico servizio. Questo è l’ennesimo episodio di colluttazione a poche ore di distanza dalla violenta aggressione scoppiata nella notte tra domenica 30 e lunedì 31 luglio a Barco, frazione del comune di Cazzago San Martino tra due gruppi di persone di origine pakistana. Circa una 40ina i coinvolti nello scontro con due persone che hanno riportato delle lievi ferite. A lanciare l'allarme sono stati i residenti del borghetto, con le grida che hanno attirato l'attenzione di altri concittadini. Nell'arco di pochi minuti sono giunti i soccorsi e le pattuglie dei carabinieri, che ora stanno indagando sull'accaduto. I feriti sono stati condotti nei presidi ospedalieri per cure più approfondite poi dimessi questo martedì. Le cause della rissa, secondo le indagini condotte dai Carabinieri potrebbero essere riconducibili a questioni di denaro tra i due gruppi rivali.
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