TRA FATALITA' E IMPRUDENZE
Fatalità, caso, malasorte, ma a volte anche imprudenza, sottovalutazione dei pericoli, impreparazione, azzardo, inesperienza, tanto (troppo) “fai da te”: sono il mix pericoloso che chi va per monti deve conoscere e saper valutare, dicendo i “si” ma, soprattutto, sapendo dire i tanti “no” che la montagna richiede all'uomo. In questi giorni si contano purtroppo tante disgrazie sui monti lombardi: per questo, all'indomani della tragedia che ha visto come vittima il 76enne valtellinese Luigino Gusmeroli, colpito da un masso nell'affrontare la discesa del Passo Miller lungo il sentiero numero 1, abbiamo chiesto al rifugista del Gnutti una sua valutazione dell'accaduto, basata sulla sicura conoscenza dei luoghi e della dinamica dell'accaduto, raccontata dai sei testimoni giunti al rifugio. Si moltiplicano, in queste ore, gli appelli del Cai, tra cui quello autorevole del giovane Presidente del Cai di Bergamo, Dario Nisoli, non solo alla prudenza ed alla preparazione, ma alle tecniche, all'attrezzatura, al meteo, alla cartografia, alle indispensabili informazioni, all'ascolto degli esperti perché l'escursione siua un evento motivante e gioioso, allontanando il più possibile i pericoli insiti nel vasto mondo naturale e severo delle terre alte.
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