“OSMAND, L’UNDICESIMA ORA”
Cadere per poi rialzarsi, affrontare le difficoltà senza perdere mai la speranza. Lo sa bene Omar Maranta, lo scrittore brenese che della malattia agli occhi diagnosticatagli fin dalla nascita, ne ha fatto il suo punto di forza, e che nella scrittura, durante il periodo più difficile della malattia, ha trovato la sua salvezza. Omar, nasce il 10 marzo 1978 a Breno, nel corso degli anni consegue il diploma all’Istituto Alberghiero, coltiva tante passioni tra cui quella della musica, dilettandosi a suonare il basso, anni di traguardi e tanti obiettivi che improvvisamente nel 2012 vengono interrotti. In quell’anno a Omar viene diagnosticato il glaucoma, da lì l’inizio di un calvario, decine di operazioni chirurgiche che nel 2017 lo hanno portato alla cecità completa. Anni difficili, dolorosi, trascorsi in letti di ospedale che Omar ha voluto riportare nero su bianco. E’ dalla voglia di scappare, per conquistare l’agognata libertà e la rabbia verso gli ostacoli che la vita ha portato spesso sul suo cammino che Omar Maranta ha scritto il suo primo libro “O.S.M.A.N.D. – All’Undicesima Ora”. Un libro scandito per ore, in cui l’avventura di Osmand che cerca di scappare da quest’isola, viaggia in parallelo con il percorso introspettivo di Omar nell’accettare la malattia. Osmand è infatti l’alter ego di Omar, entrambi cercano di evadere dalla prigionia in cui sono reclusi, liberandosi solo all’“Undicesima Ora”, rappresentata simbolicamente dall’autore come “l’Ultimo istante”.
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