ALFREDO ZENUCCHI, CONFESSA L’OMICIDIO DELLA MOGLIE

Dopo l’interrogatorio è stato convalidato il fermo di Alfredo Zenucchi accusato di omicidio volontario è stato trasferito nel carcere di Massa Carrara. L’uomo 57 anni originario di Peia, era stato fermato a Massa Carrara ieri mattina dopo aver abbandonato l’albergo di Mattarana, nello Spezzino, dopo aver ucciso la moglie Rossella Cominotti, 53 anni. Non sarebbero ben chiari i contorni della vicenda, anche se l’uomo avrebbe confessato agli inquirenti la volontà di “farla finita insieme”, ma che poi non sarebbe riuscito a farlo. A trovare il corpo della donna a terra con ferite alla gola e un rasoio a mano libera accanto al corpo, la donna delle pulizie, dopo che Zenucchi era fuggito a bordo della sua Citroen C3. A contribuire nella ricostruzione dell’accaduto, le telecamere della videosorveglianza posizionate in quella zona. Durante il fermo l’uomo non ha opposto resistenza ed è stato subito sottoposto a interrogatorio. Il movente non è ancora chiaro, le indagini sono in corso, ma dalle prime attività dei carabinieri non sono emerse né motivazioni sentimentali di gelosia, né motivazioni economiche. La coppia si era sposata il 9 marzo scorso, nel comune di Bonemerse, nel Cremonese, dove avevano prelevato l’edicola di via Roma. Il 28 novembre era stato affisso un cartello con scritto: “Oggi chiudiamo alle 16.30 per motivi famigliari”. Dal giorno dopo però, l’edicola è rimasta chiusa. A insospettirsi il primo cittadino, che tramite gli atti di matrimonio contattava una parente all’oscuro di tutto. Anche la figlia della scomparsa, residente in Germania pubblicava un appello su Facebook: “Stiamo cercando Rossella. Mancano da casa lei e il marito da ormai 12 giorni”. Sconcerto in paese a Peia dove Alfredo Zenucchi era originario. L’uomo aveva frequentato le scuole a Leffe e giocato a calcio nella squadra dell’oratorio in gioventù, dopodiché il trasferimento nel Cremonese.

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