FUMO E DIRITTO ALLA SALUTE

Sono 11,6 milioni gli italiani dipendenti dal fumo di sigaretta, un dato alto, che rappresenta il 22% della popolazione al di sopra dei 15 anni d’età. Una dipendenza soprattutto maschile, che interessa 7 milioni circa di uomini e 4,5 milioni circa di donne, ma il numero di fumatrici tra la popolazione femminile è in aumento. I danni provocati dal fumo sono molteplici e interessano vari apparati e organi del nostro corpo, per questo è importante combattere il tabagismo continuando a informare il pubblico sui pericoli che la nicotina e le altre sostanze presenti nelle sigarette rappresentano per il nostro organismo. Il fumo di sigaretta è un fattore di rischio per varie patologie, Il primo sensibilizzatore verso la popolazione è sempre il Medico di famiglia, quindi lo specialista, iniziando dal cardiologo. Per questa ragione i cardiologi camuni si sono incontrati per fare il punto sul tabagismo e su azioni preventive e terapeutiche da mettere in atto con urgenza. La prima cosa che un fumatore deve fare è smettere di fumare: ma tutti sanno che è cosa tutt'altro che semplice da mettere in atto. Ecco dunque anche l'importanza fondamentale della prevenzione. All'incontro camuno erano presenti cardiologi e specializzandi, Medici di Medicina generale e operatori sanitari che hanno concluso con una concreta tavola rotonda tra i quattro relatori Roberto Furloni, Vincenzo Montemurro, Alberto Madureri e Savina Nodari.

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