BOTTI ILLEGALI: MAXI SEQUESTRI
Inquinano, disturbano persone ed animali e possono essere estremamente pericolosi, soprattutto se di provenienza illecita. Certo sono belli da vedere e rallegrano, ma mandano in fumo parecchi soldi. Comunque sia sono in pochi a rinunciare ai fuochi e ai botti per salutare l'anno nuovo e non farà certo eccezione l'arrivo del 2024. In questo particolare periodo dell'anno le forze dell'ordine sono impegnate in controlli straordinari per verificare la provenienza degli artifizi. Solo la guardia di finanza dall'inizio del mese di dicembre ha sequestrato oltre 40 tonnellate di fuochi artificiali illegali, un milione e 700 mila pezzi. Proprio in questo periodo le fiamme gialle hanno condotto oltre 242 controlli per contrastare la produzione, la detenzione, il trasporto e la commercializzazione illecita di artifizi pirotecnici e di prodotti pericolosi. Due maxi operazioni, proprio negli ultimi giorni hanno riguardato le province di Milano e Brescia. I baschi verdi meneghini hanno eseguito numerosi interventi a Milano e nell’hinterland che hanno permesso di sequestrare oltre 105 mila pezzi pericolosi ovvero fabbricati o detenuti illegalmente, per un totale di oltre 3 tonnellate e mezzo di materiale esplodente. Nell'ambito dell'operazione sono state arrestate sette persone e denunciate altre 36. In alcuni casi la merce è stata rinvenuta all’interno di abitazioni private dove veniva confezionata artigianalmente e conservata senza alcuna cautela. Parte degli artifici provenivano da altre regioni italiane, trasportati senza il rispetto delle più elementari regole di sicurezza. Un arresto e sei denunce a Brescia dove le fiamme gialle hanno sequestrato più di due tonnellate di fuochi d'artificio illegali. Sono stati rinvenuti all'interno di due attività commerciali, a Nave e in città, ma anche in abitazioni private. Le indagini del gruppo di Brescia infatti sono partite non solo dal monitoraggio di esercizi commerciali ma anche del web. In due rivendite di Nave e Brescia la guardia di finanza ha trovato botti che oltre ad essere sprovvisti della certificazione erano detenuti accanto a materiali altamente infiammabili ed in quantità superiori a quelle consentite. Per quanto riguarda invece le indagini svolte nei confronti di privati cittadini hanno permesso alle fiamme gialle del comando provinciale di Brescia di ricostruire un circuito parallelo di ordigni esplosivi illegali, di fabbricazione artigianale. In quattro abitazioni sono stati trovati e sequestrati 52 ordigni che avrebbero potuto essere letali. Lo hanno accertato le analisi effettuate da personale specializzato della Polizia di Stato.
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