Botti illegali e truffe sul web, GDF al lavoro

Due tonnellate di botti e fuochi d'artificio illegali sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Napoli. Sarebbero quasi certamente arrivati anche al Nord Italia perché è proprio attraverso un corriere che le fiamme gialle sono arrivate al magazzino dove il materiale veniva stoccato. Nei plichi che apparivano come spedizioni anonime 400 kg. di fuochi d’artificio di produzione artigianale ad alto potenziale esplosivo: bombe carta, cipolle e petardi - di cui è vietata la fabbricazione, nonché numerose “batterie pirotecniche” da 100 e 200 colpi, per un totale di circa 5.000 “pezzi”. I carabinieri del nucleo artificieri del comando provinciale di Napoli hanno verificato la pericolosità del materiale. Dopo aver scoperto la spedizioni i militari della guardia di finanza ricostruendo la filiera sono arrivati a scoprire un capannone agricolo dove il materiale veniva stoccato in attesa della spedizione. Nel capannone più di 1.200 Kg. di artifizi pirotecnici, costituiti da oltre 400 “batterie pirotecniche” da 100 e 200 colpi. In totale le fiamme gialle hanno sequestato oltre 2 tonnellate di artifizi pirotecnici illegalmente prodotti, tre telefoni cellulari e un furgone. Due le persone denunciate, una di queste è stata arrestata. Le accuse vanno dalla fabbricazione alla detenzione, alla vendita al trasporto di materiale esplodente e violazione di norma anticendio e di pubblica sicurezza.Nel periodo delle feste su tutto il territorio nazionale aumentano i controlli. La raccomandazione è di acquistare solo materiale con certificazione. Non solo botti anche griffe contraffatte nel mirino della guardia di finanza. A Como le fiamme gialle hanno scoperto una 37enne che gestiva un'attività abusiva per la vendita di articoli di alta moda falsificati. Le griffe false venivano vendute anche attraverso gruppi social. Le indagini si sono sviluppate attraverso pedinamenti che hanno portato i militari ad assistere ad una consegna. L'acquirente ha confermato di aver acquistato su un portale on-line. I finanzieri hanno quindi perquisito l'auto della donna dove hanno trovato altre borse griffate "Louis Vuitton" e "Gucci", ancora sigillate con plastica e cellophane, pronte per la vendita. In casa altri 54 articoli di lusso contraffatti, tra cui capi delle più rinomate griffe come Gucci, Hugo Boss, Burberry, Chanel, Hermes e Prada. Gli articoli erano nascosti in vari ambienti della casa, tra cui camere da letto e soggiorno. La venditrice è stata così denunciata. Il reato di commercio di prodotti falsi prevede il penale.

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