Capodanno sicuro, sequestrate tonnellate di fuochi

3 tonnellate a Napoli, altre tre a Campobasso, una tonnellata a Gioia Tauro, 350 chili ad Arezzo, 23 mila fuochi a Perugia, 37 mila ad Avellino e ancora sequestri a Bari e Benevento a Como e nel milanese. Guardia di finanza e polizia di stato impegnate in operazioni per contrastare il commercio e la distribuzione di fuochi d'artificio illegali e pericolosi. Molto del materiale sequestrato ha la stessa potenza di una bomba e potrebbe uccidere. Diverse le operazioni portate a termine nelle ultime settimane proprio in vista delle festività di fine anno. Nell’ultimo mese, i Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno individuato e sequestrato oltre 3 tonnellate di fuochi d’artificio di produzione artigianale: bombe carta, cipolle e petardi, “batterie pirotecniche”, attrezzature utilizzate per la fabbricazione di petardi. In un deposito sono stati trovati anche fusti contenenti polvere pirica purissima fatta "brillare" dagli artificieri dei carabinieri. Un duro colpo al traffico illecito di fuochi pirotecnici è stato sferrato anche dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) con la collaborazione della Guardia di Finanza. Durante un controllo nel porto di Gioia Tauro è stato trovato un vero e proprio arsenale nascosto dietro un carico di copertura. Vista l'alta pericolosità sono stati fatti brillare dagli artificieri dell'esercito. Anche la polizia di stato ha intensificato i controlli su tutto il territorio nazionale. Numerosi i sequestri che hanno consentito di togliere dal mercato oltre 3 tonnellate di materiale illegale. Il sequestro più corposo a Campobasso: in un negozio sono stati trovati 10 quintali di fuochi d’artificio che non potevano essere venduti: batterie di razzi da cui sarebbero derivati circa 20mila colpi e 120 candele romane. Tutto il materiale rinvenuto avrebbe fruttato sul mercato nero oltre 50mila euro. Nel comasco, l’equipaggio di una Volante ha fermato un uomo di 69 anni mentre trasportava illegalmente un grosso quantitativo di materiale esplosivo privo della dicitura “CE”. Nel suo box sono stati recuperati quasi 110 chilogrammi di fuochi d’artificio. A Settimo Milanese, i poliziotti del Commissariato Lorenteggio hanno denunciato un 47enne per commercio di prodotti esplodenti non riconosciuti e classificati dal ministero dell’Interno.

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