VITICOLTURA SEMPRE PIÙ DI QUALITÀ

La Comunità Montana di Valle Camonica ha reso noti i risultati ottenuti in campo vitivinicolo in seguito all’assistenza tecnica fornita ai viticoltori camuni nel 2023. Tale assistenza si rende necessaria in un territorio caratterizzato da aziende di ridotte dimensioni e da una elevata frammentazione, per fare sì che il settore affronti unito le problematiche, come la difesa o la gestione del suolo e contribuisca al mantenimento del paesaggio, alla stabilità idrogeologica, alla promozione della Valle Camonica e dei suoi prodotti tipici grazie agli importanti riconoscimenti che i vini camuni hanno ottenuto nei concorsi enologici nazionali e internazionali. Per questo la Comunità Montana ha introdotto un Protocollo di Autodisciplina per la Produzione Integrata, redatto dalla Commissione Tecnica di Regione Lombardia, adottato da tutti i viticoltori, e ha fornito il servizio di assistenza tecnica per aiutare i viticoltori ad aumentare la qualità delle loro produzioni diminuendo al contempo l’impatto ambientale attraverso visite in campo, bollettini agrometeorologici, consulenze tecniche e anche attraverso uno sportello di consulenza gratuito attivo presso l’Ufficio Agricoltura della Comunità Montana di Valle Camonica. Sono state monitorare le malattie della vite con particolare attenzione al contrasto della peronospora e del legno con particolare attenzione al controllo dei fitoplasmi che rappresentano una delle problematiche sanitarie di maggior rilievo. Sono state fatte analisi di qualità del vigneto e delle uve. Il territorio è stato diviso in quattro macro-zone, che tengono conto delle diverse caratteristiche e delle differenze climatiche. La vendemmia 2023 è stata caratterizzata da produzioni simili al 2022 che erano in calo di circa il 20% rispetto al 2021. Questa condizione è dovuta a due fattori:  Le condizioni climatiche con continue piogge dal germogliamento alla fioritura ha avuto come conseguenza diffusi attacchi di peronospora in molti vigneti, soprattutto quelli gestiti da hobbisti, con relativo calo delle produzioni;  in concomitanza all’inizio dell’invaiatura si sono registrate temperature elevate, portando la pianta della vite a rallentare i processi di maturazione delle uve, con acini meno sviluppati. Le uve hanno mantenuto un buona tenuta delle acidità, con una concentrazione zuccherina più bassa della media degli ultimi anni. Nelle zone della bassa valle le vendemmie si sono caratterizzate per la qualità organolettica e longevità dei vini bianchi. Dalla media valle verso nord sono risultati sempre più  interessanti i bianchi e le basi spumanti per acidità e finezza aromatica. Per i rossi la maturazione è stata, in generale, buona. Il grande risultato ottenuto è il mantenimento degli ettari vitati in Valle Camonica e delle cantine, che sono 25 con una produzione lorda vendibile del valore di oltre due milioni di euro.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori