LA VENDEMMIA PUNTA SULLA QUALITÀ
La vendemmia è sempre una festa, perché si raccoglie il frutto di tanta fatica, perché i bambini imparano che chi semina, raccoglie, perché si ripetono gesti antichi: indipendentemente dalla tecnologia e dal progresso, la vendemmia fa fatta a mano. Iniziata anche in Valle Camonica a settembre, con le bollicine, quindi i bianchi per passare infine ai rossi, la raccolta delle uve fa i conti con le incognite che chi lavora la terra conosce fin troppo bene. A Losine, terra di vigneti, così come nel resto della Valle Camonica, valle che ha recuperato antiche coltivazioni a suon di terrazzamenti e studi e che vanta vini riconosciuti e pregiati, si punta sulla qualità. C’è chi conferisce le uve alle Cooperative come Rocche dei Vignali, c’è chi il vino lo produce da sé nelle cantine, per tutti la sfida è creare vini dal sapore unico, e l’unicità la conferisce la terra. Vendemmiare, potare, legare le piante, la gestione del verde, i trattamenti contro le malattie della vite, fino alla maturazione dei grappoli. Il ciclo della natura è immutato nei secoli, ma è comunque imprevedibile e i viticoltori sono sempre più specializzati e tenaci. Non si contano le ore che si trascorrono nei campi, il motore è la passione, che si tramanda di padre in figlio, ed è il sogno che un giorno, di solo raccolto si possa vivere, nei campi vicino a casa, nella loro valle.
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