LA SANTELLA DELLA PESTE RIMESSA A NUOVO

Riporta la data del 1840 la santella che a Cevo ricorda i morti della peste. E' racchiusa nel muro di sostegno che corre a fianco della Chiesa Parrocchiale dedicata a San Vigilio – il tempio data 1459 anche se la facciata è del 1938 -. Attorno alle chiese, un tempo, venivano effettuate le sepolture. La storia della santella della peste – che tutti conoscono e sanno individuare – sfugge ai più forse perché come siamo soliti fare diamo per scontate le cose che da sempre vediamo in paese. Possiamo immaginare però che in quegli anni – in cui circolava in Europa e il Italia – il colera possa essere arrivato anche qui. Su wikipedia leggiamo infatti che nel novembre del 1835 arrivò a Bergamo e da qui nella primavera del 1836 si diffuse a Como, a Brescia, Cremona, Pavia e Milano. Qualunque sia la sua storia a questa santella qualcuno è particolarmente legato tanto è vero che – in modo anonimo – ha voluto sistemarla e restaurarla. Lo ha fatto una famiglia che frequenta il paese da molti anni. Un modo come un altro per dire che ai luoghi e alla memoria va data la giusta importanza e non devo essere dimenticati. Del resto sono testimonianze importanti di cui i nostri paesi sono molto ricchi. Ed hanno una doppia valenza, quella storica e quella della fede. A Cevo, tra l'altro, nella cripta dalle croce del Papa sul Dosso dell'Androla è stata allestita una mostra permanente sui luoghi di culto. E anche questa poco conosciuta santella è un simbolo importante su cui riflettere.

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