L'ULTIMO FRATE DELLA QUESTUA

Si è spento all'età di 80 anni, fra' Giacomo Cappellini, frate cappuccino dell'Ordine dei frati minori conventuali, nato a Cerveno e noto tra Vallecamonica, Brescia, Bergamo e Cremona per la sua vita di frate questuante, secondo la regola dei minori conventuali, condotta per 41 anni. Erra ammalato da tempo ed ha concluso la sua laboriosa, umile, intensa vita di preghiera e carità nel convento dei Cappuccini di Bergamo, nell'infermeria intitolata al Beato Innocenzo da Berzo. Nelle terre bresciane e bergamasche sono in tanti che, in questi 40 anni, hanno visto l'uomo di S. Francesco dalla fluente barba bianca, dagli occhi buoni e dalla grande generosità, che, come scisse in Manzoni a proposito di frà Galdino nei promessi Sposi, appartiene a quell'ordine di religiosi che sono come il mare che tutto quello che ricevono distribuiscono agli altri. Giacomo era operaio nei cantieri della Metropolitana di Milano: un giorno incontra la fede grazie ad una forte testimonianza nata a Lourdes dai suoi famigliari. Finisce, con fra' Giacomo Cappellini, un'era storica della famiglia di S. Francesco nelle nostre vallate alpine: di lui, e di tanti che come lui hanno praticato la carità nell'umiltà più assoluta, rimane una grande scia di bene semplice, pulito e silenzioso. Con Francesco, anche fra' Giacomo ora sta cantando “Beato sì, mi Signore, per sora nostra morte corporale”. Domani pomeriggio alle 16.00 il suo paese, i suoi famigliari, gli amici di una vita silenziosa e laboriosa, la famiglia cappuccina, lo accompagneranno nella luce che non conosce tramonto, quella stessa che fra' Giacomo ha sempre avuto nei suoi occhi buoni.

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