LOTTA ALL'EVASIONE, BERGAMO DA RECORD
Che il Comune di Bergamo risulti eccellenza nazionale nella lotta all’evasione fiscale non è certo una novità. Ha evidenziarlo, ammesso fosse necessario, il quarto posto in tutta Italia, come recupero in termini assoluti. La città detiene anche il primato per l'ammontare recuperato pro capite. Un traguardo decisamente importante così come evidenziato dal viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo, intervenuto, lo scorso 7 febbraio, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Guardia di Finanza di Bergamo. Leo ha ricordato che l'evasione fiscale in Italia rappresenta “un macigno da 80-100 milioni di euro all'anno sui conti pubblici”. A Bergamo il grande recupero è possibile grazie al un intenso lavoro di incrocio e verifica dei dati da parte degli uffici. Gli accertamenti fiscali di Palazzo Frizzoni, stando all’analisi svolta dalla Corte dei Conti, hanno consentito al Comune di ricevere circa 4,5 milioni di euro dal 2008, primo anno in cui è entrata in vigore la norma, al 2017, poi altri 309mila euro nel 2018, 190mila nel 2019, 188mila nel 2020, quasi 99mila nel 2021. La stima sul 2022 è ancora di poco inferiore ai 100mila euro. In poche parole, più di cinque milioni in totale. Il vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi ha commentato il vanto della città che detiene il primato nazionale. “Tutto quello che segnaliamo e che l'Agenzia delle Entrate recupera, continua Gandi, viene girato al cento per cento integralmente al nostro Comune. Bergamo figura tra i quattro Comuni d'Italia capoluogo più virtuosi per quanto raccolto in questi quindici anni, primo per l'ammontare recuperato pro-capite, insieme a tre città metropolitane come Milano, Torino e Genova”.
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