CONTINUANO I TENTATIVI DI TROVARE CHIARA

I cani specializzati nella ricerca di corpi in acque profonde, giunti dalla Germania per cercare nel lago d’Iseo il corpo di Chiara Lind, continuano ad indicare un’area particolare, di 400/500 metri al massimo, antistante la foce del fiume, a Pisogne. Ed è qui quindi che le unità cinofile tedesche, con i volontari del Garda e la collaborazione del Gruppo Soccorso Sebino, hanno concentrato le ricerche. I volontari del Garda si sono portati sul posto con la loro imbarcazione, calando i sonar, scansionando il fondale, cercando segnali e quindi calando e spostando il robot subacqueo. La speranza è l’ultima a morire. E’ alimentata da nuove tracce, quelle appunto che i cani avrebbero trovato, tornando ad indicare quella zona, anche dopo che i volontari del Garda dall’alto, con l’elicottero, hanno volato a raso dell’acqua per spostare gli odori. I tentativi di riportare alla sua famiglia il corpo della 20enne tedesca, proseguono sotto gli occhi imploranti dei genitori. Le ricerche annunciate fino a domenica, andranno avanti anche questo lunedì. La centrale operativa dei volontari del Garda continuerà a lavorare per fissare punti e coordinate, per non lasciare nulla di intentato. La zona battuta e indicata dai cani era stata presa poco in considerazione prima di questa domenica, perché non si pensava che i ragazzi a bordo dell’imbarcazione, da cui la sera del primo settembre è caduta Chiara, fossero passati da lì. Il papà di Chiara ha affidato alle ricerche di questi giorni, le sue ultime speranze, dopodiché, lui e sua moglie, come ha spiegato ai nostri microfoni, dovranno arrendersi e tornare a casa, ma torneranno – ha detto il papà- ogni anno sul Sebino, per salutare Chiara, ovunque lei sia. Una targa verrà apposta sul lungo lago, in sua memoria.

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