TROPPI INCIDENTI IN ACQUA, L’APPELLO ALLA SICUREZZA

Basta davvero poco per trasformare una tranquilla giornata di svago trascorsa negli specchi d’acqua a noi vicini, in cerca di un po’ di refrigerio, in una tragedia. Dalla sottovalutazione del rischio al mancato rispetto delle regole, in particolar modo quelle dettate dal buonsenso. Non bastano i controlli attuati dalle forze ordine, non bastano le campagne di sensibilizzazione: ogni anno, nei laghi lombardi, si registrano non solo vittime, ma anche una miriade di incidenti, il più delle volte evitabili. Il prossimo 25 luglio cadrà la Giornata mondiale della prevenzione dell’annegamento, ma intanto sono già quattro in due mesi le vittime sul lago di Garda, cinque in questo 2024. L’ultimo dramma quello avvenuto lo scorso 16 luglio, quando due profughi ucraini residenti in Trentino, una donna di 56 anni e il figlio di 19, sono annegati a Riva. Entrati in acqua per mai più riemergere: a recuperarli, il giorno successivo, i vigili del fuoco. La sera prima a perdere la vita a Torri del Benaco, sulla sponda veronese, un 44enne dello Sri Lanka. Prima di lui, il 22 giugno a Gargnano, il coetaneo Tommaso Zuh, all’anagrafe Zhu Guozheng, barista a Toscolano Maderno. Il suo corpo venne recuperato quattro giorni dopo dai Volontari del Garda. Prima di loro un 59enne tedesco, colto però da malore a fine marzo mentre si trovava in barca nei pressi di Torbole. L’annata peggiore il 2022, con ben 15 morti, ricordano le statistiche della Guardia costiera presente sul Benaco. In tutto questo sempre provvidenziali i numerosi interventi di soccorso in favore di velisti, surfisti o sportivi sorpresi dalle intemperie e recuperati allo stremo delle forze. Ancora nessun annegato, fortunatamente, nel Sebino, teatro lo scorso anno, a Pisogne, della tragedia – ancora in parte avvolta dal mistero – della turista tedesca Chiara Lindl, il cui corpo non è stato ancora stato restituito dalle acque. Rafforzati i controlli anche sul lago d’Iseo: oltre ai Carabinieri, alle Polizie provinciali di Brescia e Bergamo e alle associazioni di volontariato, sono infatti di stanza anche i Vigili del fuoco e la Guardia di Finanza.

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