UNA GIOVANE LA PRIMA A VEDERE SHARON A TERRA
E’ una ragazza di Terno d’Isola la prima persona a vedere Sharon Verzeni riversa sul marciapiede, subito dopo essere stata accoltellata. La giovane era passata in auto in via Castegnate una decina di minuti prima dell’una della notte tra il 29 e il 30 luglio scorso, notando la giovane stesa a terra a pancia in su, davanti alla villetta al civico 32. Sarebbe stata la vista del sangue e le persone poco raccomandabili in giro a quell’ora, a spaventare la giovane, spingendola ad allontanarsi. Poi il ripensamento la spinta a tornare indietro. Nel frattempo un’auto si era fermata a prestare soccorso, attivato tramite il 112. La ragazza è stata sentita dagli inquirenti ma sulle sue dichiarazioni vige il massimo riserbo. Sulla vicenda ci sono ancora molti interrogativi: i carabinieri del Nu- cleo investigativo di Bergamo, coordinati dal sostituto procuratore Emanuele Marchisio, continuano l’analisi dei filmati delle telecamere, alla ricerca di indizio utili alla ricostruzione dell’accaduto. I carabinieri della sezione crimini violenti del Ros stanno analizzando le riprese utilizzando le tecnologie più innovative, per migliorarne la qualità e renderle più nitide. Dopo Sharon nessun altro sarebbe uscito da casa sua, né dal cancello principale e neppure scavalcando la siepe sul retro, nella parte che si affaccia sulle attività commerciali. Si attendono nei prossimi giorni le risposte da parte dei Ris di Parma sui reperti mandati ad analizzare: i vestiti che indossava Sharon, i tamponi sul suo corpo, i coltelli sequestrati nelle perqui- sizioni eseguite nei garage e negli appartamenti dei tanti pregiudicati che abitano in zona. Sotto la lente degli inquirenti la vita privata della barista, che da un anno lavorava in un bar di Brembate e che non aveva una vita sociale particolarmente intensa.
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