LA "TERZULLI" È SALVA

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Gli alpinisti l'avrebbero comunque percorsa, ma con più rischio. Ora non più: a sistemare la via Terzulli – la via attrezzata che collega la Val Miller dal rifugio Gnutti al Passo dell'Adamello – ci hanno pensato le guide alpine di Simply Adventure, Matteo Castellini ed Andrea Tocchini che nei giorni scorsi hanno revisionato la via, mettendo nuovi ancoraggi, sostituendo le catene usurate e mettendo in sicurezza anche alcuni tratti scoperti. Grazie a questo lavoro salita e discesa dalla Terzulli – ora si possono effettuare in sicurezza e senza criticità, ovviamente per chi possiede la necessaria esperienza, le necessarie capacità alpinistiche e l'adeguato equipaggiamento, vale a dire casco, imbrago, picozza e ramponi per il tratto di ghiacciaio. Non si tratta comunque, fanno presente le guide alpine, di un terreno privo di rischi. Qui già in passato si sono verificati incidenti ed infortuni, non è infatti così remota neppure la possibilità che vi siano improvvise scariche o distacchi di massi. La via Terzulli, che ogni estate viene percorsa da appassionati ed alpinisti che percorrono l'alta via dell'Adamello o che semplicemente raggiungono la vetta in giornata, all'inizio di questa estate è stata al centro di una diatriba fra il comune di Sonico e il CAI di Brescia. Il Club alpino bresciano, infatti, che attrezzò la Terzulli anni fa, aveva deciso di smantellarla. Il 5 agosto scadeva l'assicurazione che il Club Alpino bresciano paga annualmente per tutelare gli alpinisti e i vertici del CAI non intendevano rinnovarla, perché secondo loro non vi erano le necessarie garanzie per la sicurezza. La decisione di smantellare la via viene quindi comunicata via PEC al comune di Sonico competente per territorio. E' il 25 luglio: la stagione della montagna si è appena aperta. La decisione crea scompiglio e la forte reazione del sindaco Gian Battista Pasquini che la montagna la conosce bene. Ma il CAI è fermo: non è in grado di sostenere i costi per la messa in sicurezza della via. Siamo nell'ordine dei diecimila euro. La preoccupazione è forte, anche per il rifugista del Gnutti la struttura più vicina alla Terzulli. A sbloccare la situazione l'incontro fra il sindaco Pasquini e Renato Veronesi presidente del CAI Bresciano a fine luglio proprio al Gnutti dove viene inaugurato l'impianto fotovoltaico realizzato da Enel Green Power per dare energia al rifugio. E' qui che il presidente chiede il sostegno del comune e degli enti comprensoriali e che il sindaco glielo garantisce. Non c'è però tempo da perderete, ed ecco che le guide alpine entrano in azione e sistemano la via attrezzata. Nelle prossime settimane, intanto, verrà fissato un incontro fra il CAI e gli enti camuni per decidere definitivamente il futuro della via attrezzata Terzulli fra quelle di accesso all'Adamello più frequentate.

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