BOMBA A MANO RIPESCATA DAL LAGO DI ENDINE

Il magnet fishing è una disciplina che richiede tantissima pazienza ma, quando si mulina la fune, legato a quel moschettone puoi aspettarti di tutto. Così si legge sui siti che promuovono questo tipo di pesca. Ma tutto si sarebbe aspettato il pescatore del posto che questo sabato mattina era a pesca con l'ago magnetico, sulle sponde del lago di Endine a Ranzanico, tranne che di vedere attaccata alla sua lenza una bomba a mano. L'uomo ha fatto ciò che è necessario fare in questi casi: ha chiamato le forze dell'ordine e così i carabinieri della compagnia di Clusone e quelli della stazione di Casazza si sono immediatamente attivati. Poiché la zona dove è stato rinvenuto l'ordigno – presumbilmente risalente alla seconda guerra mondiale - è area turistica e questo sabato mattina era piena di turisti e di natanti – è stato circoscritto un perimentro di sicurezza. La bomba, infatti, poteva essere potenzialmente pericolosa. Come da procedura il tenente Maurizio Guadalupi comandante della compagnia di Cluons ha chiesto l'intervento degli artificieri. Sono arrivati in posto quelli del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Milano che nel primo pomeriggio hanno recuperato la bomba a mano e l'hanno fatta brillare in un area di sicurezza messa a disposizione dal sindaco di Ranzanico. Alle operazioni erano presenti anche il 118, i vigili del fuoco e la polizia locale di Sovere.

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