NUOVA VITA DELLA CASA DELL'ALPINO DI IRMA
In occasione del campo scuola nazionale dell'Associazione nazionale alpini per ragazze e ragazzi dai 16 ai 25 anni è stata presentata la Casa dell'Alpino di Irma in Valtrompia, dopo i profondi restauri della struttura, la messa a norma antisismica e antincendio, il rinnovo degli infissi, l'impianto di riscaldamento e le nuove suppellettili, costati lavoro, impegno sacrificio e denaro alla Sezione ANA di Brescia, con il supporto dell'Ana Nazionale, proprietaria dell'edificio, dato in gestione alla Sezione di Brescia. Ai presenti alla cerimonia di Irma non è sfuggito il valore più che simbolico dell'iniziativa dell'ANA che ha realizzato quest'anno ben 13 campi scuola con oltre 700 partecipanti: il loro futuro, visto l'impegno, le speranze, la convinzione, potrebbe essere nella Protezione Civile o nella mini-Naja di 40 giorni o addirittura nella Naja volontaria con gli Alpini. L'idea di una casa dell'Alpino venne realizzata la prima volta nel 1922 in Bazena dal generale Pietro Ronchi e dall'imprenditore Filippo Tassara per i figli orfani degli alpini; nel 1927 don Angelo Barcellandi mise a disposizione l'asilo di Irma che ebbe subito un notevole successo; quindi il reduce Omobono Bertelli ottenne dal comune (allora di Bovegno) il lotto su cui nel 1938 venne edificato dagli alpini bresciani l'attuale edificio di tre piani, di proprietà dell'Ana Nazionale e dato in gestione alla Sezione di Brescia. Ora inizia la terza vita della Casa dell'Alpino di Irma, segno di speranza nel futuro dell'Ana, degli alpini e delle valli bresciane.
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