Carabinieri seda una lite e viene preso a pugni
Episodi frequenti nati da dissapori tra vicini, residenti in un condominio di Spirano. Più volte era stato richiesto l’intervento dei carabinieri di Urgano per sedare gli animi. Ne sono seguite denunce e contro denunce, nel tentativo di trovare una conciliazione, evidentemente senza risultati. Protagoniste degli episodi due donne che ancora nella giornata di mercoledi 6 novembre hanno litigato pesantemente. Veniva nuovamente richiesto l’intervento, degli uomini dell’arma, nel tentativo di sedare gli animi. Ma mentre una donna raccontava lo screzio avvenuto, l’altra 49enne, usciva di casa con la figlia per accompagnarla a scuola. “Eccola, è lei!”, urlava la vicina indicandola. Il carabiniere nel tentativo di fermarla per identificarla, rimediava un rifiuto. La afferrava quindi per un braccio, lei “gli sferrava un pugno in faccia provocandogli una ferita sotto il labbro, spintonando e strattonando anche il collega. Fermata, veniva portata in caserma e perquisita. All’interno della borsetta venivano trovate modiche quantità di cocaina e hashish, idem nell’abitazione dove vive con il compagno. Arrestata per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, giovedì mattina è comparsa in tribunale. Al giudice Laura Garufi ha detto di essersi solamente difesa, essendo che i carabinieri l’hanno buttata a terra per tre volte davanti alla bambina. Il pugno? Ha detto di non averlo tirato, ma di aver inavvertitamente graffiato il carabiniere mentre tentava di divincolarsi dalla presa. Il suo arresto è stato convalidato, non sono state disposte misure cautelari e il processo per direttissima è stato rinviato al 5 dicembre. L’imputata verrà giudicata in abbreviato, ma prima saranno visionati i filmati delle telecamere di sicurezza presenti in quell’area.
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