Confermato l'ergastolo per il trio criminale
Nessuno sconto di pena e condanne all’ergastolo confermate per il “trio criminale”. Questo l’esito del processo d’appello per la morte di Laura Ziliani svoltosi questo venerdì 22 novembre nelle aule del Tribunale di Brescia. Era l’8 dicembre del 2023 quando tutti e tre gli imputati per l’omicidio dell’ex vigilessa di Temù, uccisa l’8 maggio 2021, erano stati condannati alla pena massima: le due figlie Paola e Silvia Zani e Mirto Milani, fidanzato di entrambe. Com’era prevedibile, la corte d’Assise d’appello è stata inamovibile, ribadendo quanto deciso in primo grado come richiesto dalla Procura e dalle parti civili. Una sentenza giunta dopo due di ore di camera di consiglio quella della condanna all’ergastolo anche in secondo grado, in linea con quanto richiesto già lo scorso ottobre dal sostituito procuratore generale Domenico Chiaro che, nell’occasione, aveva attaccato duramente il “trio criminale”, affermando che la condanna all’ergastolo era l’unica via per una giustizia piena nei confronti di Laura Ziliani. Secondo il tribunale, infatti, i tre uccisero l'ex vigilessa non per soldi o per odio, ma per "gratificare l'ego del gruppo e celebrare adeguatamente la coesione" dei suoi componenti. Sempre ad ottobre la Corte d'appello aveva accettato la richiesta di ammissione alla giustizia riparativa per Mirto Milani e Silvia Zani.
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