CHIUSE LE INDAGINI SULLA MORTE DI LAURA

La sostituta procuratore Caty Bressanelli ha notificato la conclusione delle indagini sulla scomparsa e la morte di Laura Ziliani, il cui corpo è stato ritrovato la mattina del 8 agosto in un tratto golenale del fiume Oglio accanto alla pista ciclabile a sud di Temù, poco prima della vasca dell'Enel. Per la sua morte sono stati indagati e accusati in concorso dell’omicidio e della soppressione del cadavere della donna le figlie Paola, oggi 21enne e Siliva, 28enne, con il fidanzato di quest'ultima, Mirto Milani, di 28 anni. I tre sono in carcere dallo scorso 24 settembre con le pesanti accuse formulate dal pm, a seguito delle serrate indagini svolte dai Carabinieri di Ponte di legno con i colleghi del Comando di Breno. In questi mesi i tre imputati si sono sempre avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al Gip. Dopo mesi di attesa per poter completare le delicate indagini da parte dei Ris di Parma, legate al ritrovamento del corpo di Laura e dei reperti, quali le scarpe Salomon ed i leggins, trovati in diverse circostanze e luoghi diversi lungo il torrente Fumeclo, immissario dell'Oglio in territorio di Temù, il funerale di Laura si è potuto tenere a Brescia venerdì 25 febbraio scorso nella chiesa del quartiere di Chiesanuova, dove abita la madre di Laura, Marisa Cinelli, con la figlia secondogenita, alla quale la nonna deve prestare assistenza. Erano assenti le due figlie accusate di aver ucciso la madre: avevano chiesto di partecipare, ma il pm ha negato loro il permesso. Gli arresti del 24 settembre hanno segnato una spaccatura fra le due figlie in carcere e la parte della famiglia rappresentata dalla madre, dalla figlia secondogenita, dai due fratelli e dal compagno di Laura. Le indagini accurate fin qui condotte dagli inquirenti pare non lascino adito a dubbi di sorta sulle modalità dell'uccisione di Laura, prima stordita con un potente narcolettico e quindi soffocata nel sonno con un cuscino, nella casa del centro storico di Temù nella notte tra il 7 e l'8 maggio. Ora le difese dei tre indagati hanno due settimane per presentare memorie dei loro assistiti o eventuali chiedere un interrogatorio, quindi il tribunale fisserà l’udienza preliminare per discutere del rinvio a giudizio.

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