L'OMBRA DI RITI SATANICI

Questo giovedì il PM Katy Bressanelli, titolare della indagine sulla sparizione e morte di Laura Ziliani, ha sentito a lungo le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Temù, Giuseppe Pasina al terzo piano del Palazzo di Giustizia a Brescia. Pasina, che non era accompagnato da un avvocato, è entrato alle 14.30 ed è uscito alle 16.47, dichiarando ai presenti di aver risposto alle domande come persona informata sui fatti. Con Pasina c’erano anche i Carabinieri della Compagnia di Breno: al termine dell'interrogatorio la PM Bressanelli ha secretato il verbale. Quindi le notizie trapelate alla stampa sono state colte a mezza voce qua e là: lo stesso Pasina all’uscita dal Tribunale non ha voluto dire nulla sul contenuto dell’interrogatorio, pur lasciando trapelare una tranquillità personale per aver adempiuto a quello che ritiene essere anche un obbligo civico quello di riferire su quanto da lui stesso udito da più parti in paese, come albergatore e come primo cittadino, durante questi mesi di indagini. Da quando è iniziata questa triste vicenda della scomparsa della donna sabato 8 maggio, con il ritrovamento del suo cadavere l'8 agosto accanto al fiume Oglio lungo la pista ciclabile, immediatamente a sud del paese, poco prima della vasca della centrale idroelettrica, a Temù in molti si sono rivolti al Sindaco per cercare di capire cosa fosse successo. Giusppe Pasina nei giorni delle ricerche e ancor più dopo il ritrovamento del cadavere e la successiva certezza che fosse proprio quello di Laura Ziliani, era stato intervistato da numerose testate giornalistiche e televisive: su quanto da lui dichiarato a più riprese la PM ha ritenuto di avere ulteriori spiegazioni. Pasina avrebbe semplicemente detto che come primo cittadino e come albergatore continua a sentire tante voci, riferendo anche alla stampa quello che sentiva e che da tempo si sta ipotizzando e cioè che dietro l’omicidio di Laura ci sia l’ombra di riti satanici e di presunte adesioni a sette. Tesi che gli inquirenti hanno fin sempre smentito. In carcere, con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere, ci sono oggi Mirto Milani e le figlie di Laura: Silvia, fidanzata di Mirto e Paola. Le indagini dei Carabinieri sul caso e come il corpo sia arrivato lì dove è stato trovato, oltre che su alcuni particolari giudicati importanti, come il fatto che il cadavere non avesse capelli, continuano e si svolgono nel massimo riserbo.

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