Fuochi e botti illegali sequestrati nel bresciano

Oltre 390 ordigni esplosivi artigianali che avrebbero potuto uccidere e 800 chili di fuochi d'artificio illegali. Li hanno sequestrati gli uomini della guardia di finanza di Brescia in diverse operazioni di controllo del territorio. In questo periodo anche nella nostra provincia si sono intensificati i controlli sul mercato dei fuochi pirotecnici. I finanzieri di Brescia hanno monitorato anche il web ed i social network per intercettare i canali di vendita dei prodotti maggiormente pericolosi per la salute pubblica. Ed è proprio tramite questi canali che le fiamme gialle hanno intercettato un uomo residente a Sarezzo ed hanno trovato in una cantina di un complesso residenziale 316 ordigni esplosivi artigianali dalla potenzialità “micidiale/letale” e 200 kg di fuochi d’artificio che venivano venduti su vari canali social senza autorizzazioni. Nella cantina anche bombole di gas GPL. In caso di incendio sarebbe stata una strage. Ulteriori indagini ed approfondimenti hanno consentito agli uomini della guardia di finanza di ricostruire un circuito parallelo di commercializzazione di ordigni esplosivi illegali e in una casa privata di un napoletano di sequestrare altri 77 fuochi artificiali (per un totale di 220 kg). Altri interventi a Palazzolo sull'Oglio e a Sirmione hanno portato al sequestro di altri 376 kg di fuochi d’artificio ed ulteriori 75 prodotti esplodenti non riconosciuti né classificati dal Ministero dell’Interno. Nell'ambito dell'operazione sono state denunciate tre persone mentre per una quarta è scattato l'arresto. L'accusa va dal commercio abusivo di materie esplodenti e omessa denuncia di materie esplodenti a detenzione e vendita di ordigni esplosivi rudimentali “letali”, ovvero caratterizzati dall’elevato potenziale micidiale per le persone e per la sicurezza pubblica.

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