In autostop verso la morte
Sanae, è questo il nome della 44enne marocchina, trovata senza vita domenica, sul greto del fiume Serio ad Alzano Lombardo. La donna era giunta in Valle Seriana nella notte tra il 2 e il 3 aprile grazie a un passaggio in autostop. Gli interrogativi sui quali stanno indagando gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Giulia Angeleri sono la motivazione che l’avrebbero portata nel paese dove vivono alcuni suoi familiari, e con chi si stata in contatto nelle ore immediatamente la sua morte. La donna – con un passato turbolento, tra la dipendenza dalle sostanze stupefacenti e problematiche personali, lascia cinque figli, due dei quali ora maggiorenni, aveva vissuto a lungo proprio ad Alzano, per poi trasferirsi a Carugate, da dove nella notte tra mercoledì e giovedì di settimana scorsa, si era fatta accompagnare in autostop ad Alzano. Indossava un giubbotto rosso che è stato poi ritrovato sul greto del fiume, ma sul lato di Villa di Serio, e che è stato importante per ricostruire i suoi ultimi spostamenti nella zona di Alzano. Diversi infatti sono i filmati delle telecamere che la ritraggono negli ultimi momenti di vita. Si presume si rimasta a lungo nel luogo dove è stato ritrovato il suo corpo, essendo che sabato pomeriggio un ragazzo rinveniva il suo portafogli proprio sul greto del fiume. All’interno i suoi documenti. Nessuna traccia, invece, del suo cellulare, così come degli altri vestiti, ricordiamo che quando rinvenuta indossava solo l’intimo e una canotta. Bisognerà ora attendere l’esame istologico, dall’autopsia infatti non sono emerse tracce di lesioni causate da terzi, ma gli inquirenti indagano per omicidio anche per poter svolgere tutti gli accertamenti del caso. Fin da subito era stata esclusa l’ipotesi del gesto estremo, resta da capire se Sanae sia morta mentre era con qualcuno e perché.
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