PROCESSO BOSSETTI, PAROLA AGLI AVVOCATI

Non cercate un risultato a tutti i costi, non passate sopra i dubbi, non commettete un errore giudiziario. Questo in sintesi l'appello dei difonsori di Massimo Giuseppe Bossetti, ai guidici della Corte d'Assise d'Appello. Nella terza udienza di processo, chiedono l'assoluzione per l'imputato accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio che sarebbe un innocente, secondo la difesa, vittima di un gioco al massacro. Chiedono anche una perizia sul DNA, una traccia biologica sugli slip e sui leggings della ragazzina sparita mentre tornava a casa dalla palestra, quella che è definita la prova regina che invece la difesa confuta, dicendo che l'esame è tutto da rifare. I Gudici della Corte d'Assise dovranno decidere se confermare l'ergastolo ma secondo la difesa, sarebbe un clamoroso errore giudiziario che impedirebbe di smascherare il vero assassino della 13enne di Brembate, uccisa nel 2010 e trovata in un campo di Chignolo d'Isola. La tesi della difesa è che la ragazza sia stata ferita altrova e solo in un secondo tempo il corpo è stato trasportato nel campo di Chignolo d’Isola e sarebbe impossibile che un Dna si conservi tanto nitidamente, su un corpo rimasto esposto per tre mesi all’umidità, alle intemperie. Uno degli avvocati di Bossetti, Claudio Salvagni, ha mostrato delle fotografie tratte da un satellite dei giorni precedenti al ritrovamento del corpo per sostenere la sua tesi. Ma le foto sarebbero tarocche secondo l'accuse e non è detto che vengano messe agli atti. L'arringa, durata 6 ore, aveva l'obiettivo di insinuare il dubbio nei giurati e di smontare così la linea della Procura che aveva portato alla sentenza di ergastolo. Il processo è stato aggiornato a venerdì per le repliche, la sentenza invece è attesa per lunedì prossimo. Solo allora si saprà se la condanna in primo grado verrà confermata o ribaltata.

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