BOSSETTI FIDUCIOSO SCRIVE DAL CARCERE

Sono state depositate le motivazioni della Cassazione che ha accolto il ricorso della difesa di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio della piccola Yara Gambirasio. I due ricorsi sono “fondati” e pertanto i provvedimenti impugnati vanno “annullati con rinvio alla corte d’Assise di Bergamo” che dovrà fissare un’udienza per decidere se la difesa può accedere ai reperti, tra cui i campioni di Dna, prova regina contro il muratore di Mapello detenuto nel carcere di Bollate. Ricordiamo che nella sentenza dello scorso 12 Gennaio era emersa l’esistenza di provette contenenti 54 campioni di Dna estratti dagli slip e dai leggings della vittima, nonostante la sentenza della Corte di Cassazione, che aveva confermato la condanna di Bossetti, avesse dato atto del totale esaurimento del materiale genetico al quale i legali di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, chiedevano di accedere per promuovere un’eventuale revisione del processo.Era stato il presidente della Corte d’Assise a dichiarare inammissibile la richiesta degli avvocati ritenendo che una volta confiscati i reperti non avesse più voce in capitolo. La Cassazione ha stabilito che non è corretto per due motivi. Uno: il presidente non poteva decidere da solo, ma a decidere doveva essere la Corte d’Assise. Due: la Corte è competente anche dopo che i reperti sono stati confiscati. Massimo Bossetti appresa la notizia dalla Cassazione ha scritto il suo pensiero.

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