NELLA MORSA DEL CALDO
Italia ancora nella morsa dell’Anticiclone Nordafricano che continuerà a favorire condizioni di caldo estremo a causa della rovente massa d’aria di origine sahariana che l’accompagna. Si tratta dell'ondata di caldo più intensa di questa estate perché insistente e duratura, ma soprattutto per via delle temperature estreme che si stanno registrando. Occorrerà quindi porre attenzione alle potenziali conseguenze negative sulle fasce di popolazione più a rischio. Il caldo diventa un pericolo quando la temperatura esterna supera i 32-35 gradi, quando l'alta umidità impedisce la regolare sudorazione e quando la temperatura in casa è superiore a quella esterna. Bere molto, evitare di uscire e di svolgere attività fisica nelle ore più calde, aprire le finestre al mattino con tapparelle abbassate o imposte chiuse, tenere a portata di mano cappellino e occhiali da sole, sono alcune delle regole d'oro. Tuttavia alcuni problemi possono insorgere ugualmente. Come edemi di calore, con spossatezza e gonfiore agli arti inferiori, in questo caso bisogna sdraiarsi tenendo le gambe sollevate. Pericolosi anche i colpi di sole e di calore che si manifestano con rossore al viso, malessere, nausea, febbre e anche perdita di conoscenza. Rinfrescare la persona facendola sdraiare con le gambe sollevate in luogo fresco e dandole qualcosa da bere, è un buon modo di intervenire in attesa del 118. Ma attenzione, la temperatura non deve scendere troppo bruscamente. L'apice del caldo è atteso tra venerdì e sabato. Da domenica, infatti, il caldo si attenuerà al Nord con l’arrivo di alcuni temporali seguiti da aria leggermente più fresca. Nei primi giorni della prossima settimana farà ancora caldo ma le temperature perderanno qualche grado allontanandosi così dai valori record di questi giorni. Stress da caldo anche per gli animali nelle case, nei pascoli, negli alveari, nei pollai e nelle stalle dove le mucche con le alte temperature stanno producendo fino al 20% per cento circa di latte in meno rispetto ai periodi normali. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti sulla base dei dati del Sistema di allerta caldo del CREA che parlano di situazioni con massimo grado di emergenza mortalità per gli animali. Da seguire sono anche gli animali domestici con cani e gatti possono che possono soffrire l’eccesso di calore soprattutto perché sudano poco. E’ molto importante fare in modo che stiano sempre al riparo dal sole e in luoghi ben areati. Dopo mesi molto siccitosi manca anche il fieno necessario all’alimentazione degli animali con prati e pascoli che sono a secco e non riescono a garantire l’alimentazione di mucche e pecore stressate dal caldo. A soffrire sono anche i maiali, che mangiano meno nonostante ventilatori, doccette e sistemi di raffreddamento misti con acqua e aria che lavorano a pieno regime, mentre le api, considerate un indicatore dello stato di salute della natura, per il caldo volano meno e tendono a rimanere a terra senza riuscire più a prendere il polline. A rischio è così anche la produzione di miele secondo la Coldiretti che segnala difficoltà anche nei pollai dove si è sta registrando un calo fra il 5 al 10 per cento nella deposizione delle uova. Con il prolungarsi dell’assenza di pioggia l’allarme siccità si è ormai esteso ad oltre i 2/3 della superficie agricola nazionale interessando praticamente tutte le regioni, anche se con diversa intensità, con perdite secondo la Coldiretti ormai ben superiori ai 2 miliardi.
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