SICCITÀ, I LAGHI FINISCONO SOTTO ZERO

L’andamento climatico anomalo dell’ultimo anno, prima in inverno con l’80% di pioggia in meno, poi con le gelate di primavera, quindi le ondate di caldo africano e le grandinate, hanno creato non pochi problemi alle produzioni agricole con danni stimati fino a 100 milioni di euro a livello regionale e a oltre due miliardi di euro in tutta Italia. L'estate sembra non volere finire e il caldo non molla la presa, con la conseguenza che i laghi sono in sofferenza anche in conseguenza della carenza di pioggia e del clima anomalo di quest'anno. Secondo un monitoraggio della Coldiretti Lombardia, i laghi lombardi sono tutti sotto lo zero idrometrico, con perdite rispetto alla media storica che vanno dai 30 ai 50 centimetri. Il lago di Garda ha un livello di riempimento di appena il 20%, mentre il Po al Ponte della Becca a Pavia risulta a quasi tre metri sotto lo zero idrometrico. Il lago l’Iseo è a -10,5 centimetri contro +23,5 centimetri di media e il Garda è a +39,6 centimetri contro i +72,5 centimetri della media. Le conseguenze del caldo si fanno sentire anche sui pascoli di montagna dove le alte temperature senza pioggia hanno tagliato del 20% la produzione di erba per il bestiame che viene riportato nelle stalle, con dieci giorni di anticipo. Gli allevatori registrano in media il 40% in meno di fieno e un 30% in meno di prodotti caseari per via del fatto che gli animali con il caldo producono meno latte. La maggior parte degli alpeggiatori ha dovuto anticipare il ritorno a valle a causa della mancanza di precipitazioni che ha compromesso i pascoli, ma c’è anche chi ha deciso di resistere in attesa della pioggia annunciata per i prossimi giorni. Secondo gli alpeggiatori, i pascoli sarebbero sempre più secchi ogni anno che passa. Una situazione di allerta che riguarda circa 600 alpeggi lombardi con oltre 800 malghe – spiega la Coldiretti Lombardia – la maggior parte delle quali concentrate in provincia di Sondrio (37), Brescia (30%), Bergamo (24%). In tutta la Lombardia i prati a pascolo superano i 109mila ettari, di cui quasi la metà in provincia Sondrio, 27 mila ettari nel Bresciano, 21 mila ettari nella Bergamasca.

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