LA VALLE CAMONICA RICORDA NINO E IDA

Lui fu crivellato di colpi, per lei – dopo che disse ai sicari "io so chi siete" – ne bastò uno. Le permise solo di strisciare sull'asfalto accanto al marito e di morire vicino a lui. Così vennero barbaramente uccisi il 5 agosto del 1989 a Villa Grazia di Carini (fuori Palermo) difronte alla casa dei genitori di lui dove erano attesi per festeggiare il 18esimo compleanno della sorella Flora, Antonino Agostino (detto Nino) agente di polizia e sua moglie Ida Castelluccio in attesa del loro primo figlio. Si erano sposati solo un mese prima. Cosa centra tutto questo con la Valle Camonica e poi è una storia di 28 anni fa. Tutto questo centra, eccome con la Valle Camonica, perché Nino ed Ida sono due vittime innocenti di mafia e in Valle c'è il primo presidio di Libera – l'associazione contro le mafie fondata da don Luigi Ciotti – intitolato a Nino ed Ida e anche dalla Valle Camonica, ogni anno, parte il grido di verità e giustizia che i genitori di Nino, il padre 80enne Vincenzo e la madre Augusta anelano di 28 anni. Ogni 5 agosto qui si fa memoria, perchè il fare memoria di Libera è un impegno a lottare per estirpare il cancro della mafia dal nostro paese, è l'impegno a chiedere per tutte le vittime innocenti verità e giustizia. Che Nino e Ida non hanno ancora avuto. Non si sa perché furono uccisi, ed ecco perché oggi, nonostante l'età avanzata Vincenzo Agostino e la moglie Augusta Schiera girano l'Italia e chiedono giustizia per Ida e Nino. Vogliono sapere chi li ha uccisi e perché. Nino poliziotto del Sisde, insieme ad un collega il 21 luglio 1989 (anche lui scomparso nel nulla) ebbe un ruolo fondamentale nello sventare l'attentato all'Addurra al giudice Falcone. Un pentito di mafia anni dopo disse che Agostino era stato ucciso perché voleva svelare i legami mafiosi con alcuni della questura di Palermo. Dove è la verità? Il caso ha rischiato di essere archiviato, per fortuna non è stato così, ma Agostino ed Augusta – che lo scorso anno erano in Valle Camonica per la fiaccolata – ormai hanno paura, ogni giorni di più di non conoscerla quella verità. Al loro fianco anche la figlia Flora – che quest'anno ha scritto in occasione del 5 agosto una lettera per Nino ed Ida – e che così ha chiamato i suoi figli, Ida, giovane donna 21enne e Nino che proprio il 5 agosto ha compiuto 16 anni perché con un mese e mezzo di anticipo rispetto al termine, 16 anni fa lui nacque proprio il giorno della morte dello zio di cui porta il nome.

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