”PIU' POTERI ALLA LOMBARDIA”

Il primo appuntamento con le urne (anche se saranno sostituite dai tablet) è quello del 22 ottobre con il referendum consultivo sull'autonomia. E' rivolto ai soli lombardi, è un referendum proposto dalla Lega Nord, ma è un referendum appoggiato anche da altri parti politiche: dal centro destra tutto, dal M5S, persino da diversi sindaci del Pd che si sono uniti in comitati senza bandiere. Verrà chiesto ai cittadini se vogliono che la Regione, in virtù della sua specialità, ovvero del fatto che versa allo Stato molto più di quello che dallo Stato riceve, per l'esattezza 56 miliardi di residuo fiscale pari a 5 mila euro circa a testa all'anno, tratti con lo Stato per avere maggiori condizioni e forme di autonomia. Una possibilità prevista dalla Costituzione che la Regione ha già tentato in passato di sfruttare ma senza successo. Il mandato popolare del referndum servirà proprio, questa la speranza, a rafforzare la trattativa che verterà su competenze e risorse. Il 22 ottobre si voterà dalle 7 alle 23, il voto sarà elettronico, il referendum non avrà quorum quindi sarà valido in ogni caso, ma senza una forte affluenza, perderà valore.

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